Gela. Una serie di violenze ai danni dei genitori, colpevoli di non assecondare le sue richieste di denaro.
La tensione in famiglia. E’ arrivata, però, l’assoluzione nei confronti di Giuseppe N. Una vicenda familiare che lo ha portato a processo. Dopo diverse richieste di soldi, con tanto di violenze ai danni degli stessi genitori, scattò la denuncia. Per i magistrati della procura, al termine del dibattimento, sono rimaste in piedi le accuse, tanto che il pubblico ministero Pamela Cellura ha chiesto, in aula, la condanna ad un anno e due mesi di reclusione. La vicenda, invece, è stata ridimensionata dal legale di difesa, l’avvocato Gaetano D’Arma. In base a quanto emerso durante le sue conclusioni, si sarebbe trattato solo di episodi non protratti nel tempo, legati ad alcune difficoltà patite dall’imputato che avrebbe sfogato la sua frustrazione proprio contestando il diniego di denaro arrivato dai genitori. Una linea che, alla fine, ha convinto il giudice Lirio Conti, tanto da fargli pronunciare un dispositivo assolutorio.