Gela. Da parte loro, nessuna sorpresa. Gli autonomisti, il cui rapporto politico con il sindaco Lucio Greco in queste settimane è stato piuttosto sviscerato per delinearne i contorni futuri, voteranno la dichiarazione di dissesto. Il gruppo la considera inevitabile, davanti ai numeri finanziari del municipio rivelatisi fin troppo precari e con un elevato disavanzo maturato dal passato. “Abbiamo attenzionato fin dall’inizio la situazione finanziaria dell’ente, che versava in difficoltà economiche a causa dell’elevata massa debitoria e della mancata predisposizione degli strumenti di programmazione e rendicontazione. Contestualmente, durante i consigli comunali, insieme ai “responsabili” abbiamo dato indicazioni e direttive affinché venisse effettuata un’accurata ricognizione della situazione finanziaria dell’ente, al fine di poter decidere ed individuare un adeguato percorso di definitiva risoluzione delle problematiche e di risanamento. La ricognizione ha consegnato una situazione fortemente squilibrata e appesantita da una notevole massa debitoria. Dall’analisi – dicono i consiglieri Diego Iaglietti, Valeria Caci e Giuseppe Guastella, gli assessori Ugo Costa e Ivan Liardi e i dirigenti locali – effettuata con grande attenzione e competenza da parte dell’amministrazione, emerge con estrema chiarezza che il sistema di bilancio presenta una situazione di precarietà finanziaria che risale negli anni. Gli strumenti normativi apprestati dalla legislazione vigente in ordine agli enti territoriali prevedono percorsi obbligatori in relazione alle diverse e gravi situazioni di squilibrio finanziario accertate. Dalle risultanze rilasciate e dall’accertamento effettuato, traspare che il ricorso al piano di riequilibrio finanziario pluriennale non risulterebbe adeguato e rispondente alle fattispecie normativamente previste”. Per gli autonomisti, non ci sono soluzioni alternative al dissesto, nonostante l’amministrazione abbia tentato di pervenire ad un piano di riequilibrio.
“Dalla evidente e incontrovertibile situazione di insolvenza appurata, la misura di risanamento normativamente indicata e valutata adeguata, confermata con la relazione del collegio dei revisori dei conti, è la dichiarazione di dissesto finanziario. Pur nella consapevolezza dell’importanza della decisione assunta, riteniamo che sia inevitabile ai fini di consentire un adeguato, duraturo e consolidato processo di risanamento finanziario dell’ente – concludono – in questo particolare momento nel quale il Comune è impegnato nel recepimento di risorse del Pnrr, anche in prospettiva di importanti investimenti sul territorio”. I lombardiani, al di là degli schemi politici, non abbandonano la nave e sosterranno la dichiarazione di dissesto che sarà discussa da domani sera. Non si allineano quindi a gruppi del centrodestra intransigente, come Fratelli d’Italia che ha già annunciato l’assenza al dibattito a meno che non arrivino le dimissioni dell’avvocato Greco.