“Di Stefano arriva all’offesa personale”, Greco: “Dimostra mentalità priva di valori”

 
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L'ex sindaco Lucio Greco in conferenza stampa

Gela. I giorni che precedono la discussione in consiglio comunale della dichiarazione di dissesto sono contrassegnati da toni decisamente aspri. Tra il sindaco Lucio Greco e l’ex vice Terenziano Di Stefano sono venute meno anche le ultime resistenze istituzionali. L’avvocato, questa mattina, ha parlato di “slealtà” riferendosi a ciò che lo stesso Di Stefano ha spiegato nella vicenda del dissesto. L’ex assessore, a sua volta, l’ha definito ormai “provato” e sostanzialmente solo. Per Greco, quanto detto dall’esponente civico non è accettabile. “Alle critiche i politici seri sanno rispondere in maniera anche dura, usando comunque toni e modi adeguati al dibattito politico. L’ex vicesindaco, in risposta ad un mio intervento, ha invece preferito usare un linguaggio a dir poco offensivo e adatto più a certi ambienti degradati che non a contesti civilmente riconosciuti come tali. Mai, nella pur difficile e tormentata esperienza amministrativa – dice Greco – ho dovuto assistere ad una esplosione di così volgari insinuazioni che rivelano una mentalità priva di valori e avvezza ad ogni sorta di compromessi. Le parole del vicesindaco rappresentano la prova che la nostra città si trova ad affrontare delle emergenze non solo sul piano economico, sociale e politico, ma anche sul piano culturale e umano”.

Greco tira in ballo il rispetto dei “principi” che devono ispirare la vita istituzionale e non solo. “Certi fondamentali principi ai quali un uomo, a volte anche qualche donna, deve ispirare la propria condotta, non possono mai essere calpestati. Il dovere dell’onestà, della sincerità, della gratitudine, del coraggio e della responsabilità dobbiamo sempre riuscire ad onorarli – conclude Greco – se vogliamo essere riconosciuti come veri uomini degni di autentico rispetto”. Quanto sta accadendo nel duro confronto a distanza è una riprova di un’esperienza politica ormai conclusa, quella che portò alla vittoria di quattro anni fa, con il sindaco e l’ex assessore allora nello stesso schieramento civico.

1 commento

  1. Non è normale che il “tizio” Di Stefano scenda nel personale. Il rispetto non può mai mancare in nessun ambito. Ha ragione il Sindaco. Di Stefano farebbe bene a tornarsene a lavorare.

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