Gela. L’amministrazione comunale vuol farlo diventare uno spazio aperto alla città, un memoriale alle vittime della mafia simboleggiato dall’obelisco attualmente in costruzione.
Il belvedere nel Pum. Nel Piano urbano della mobilità che dovrebbe essere approvato a breve dal consiglio comunale, però, quel belvedere è indicato come un parcheggio auto da circa venti posti. A questo punto, bisognerà capire quale decisione verrà assunta. Le polemiche intorno a quell’area non sono affatto mancate. L’amministrazione comunale, dopo la demolizione della vecchia stazione di servizio, ha scelto di depennare il belvedere dall’elenco delle alienazioni. Un verdetto contestato dalla commissione comunale urbanistica che, attraverso un emendamento al piano delle alienazioni, ha ottenuto che il belvedere ritornasse tra le aree alienabili. “Valutando il Piano urbano della mobilità – spiega il presidente della commissione urbanistica Cristian Malluzzo – ci siamo accorti che nel belvedere è prevista un’area di parcheggio auto. Una scelta che contrasta con quanto deciso dall’amministrazione comunale. A questo punto, come commissione, insieme ai colleghi Vincenzo Cascino, Guido Siragusa, Antonino Biundo e Salvatore Gallo, cercheremo di evitare che l’area possa trasformarsi nell’ennesimo parcheggio. Noi siamo favorevoli anche alla gestione dell’area da parte di un privato che la valorizzi”. Intanto, il cantiere rimane chiuso in attesa dei prossimi passi. In più occasioni, inoltre, il tribunale amministrativo di Palermo ha accolto i ricorsi presentati dall’ex gestore della stazione di servizio demolita che ha contestato l’eliminazione del belvedere dal piano delle alienazioni.