Gela. Per il dipartimento regionale acqua e rifiuti il procedimento ambientale è da ritenersi “concluso positivamente”. Si è chiusa infatti la fase della conferenza di servizi per le attività disposte da Eni rispetto alle indagini ambientali nell’area di raffineria adiacente la sponda nord del canale A. Ad inizio anno era stato trasmesso agli uffici palermitani il documento sui “risultati delle indagini ambientali e analisi di rischio sito specifica”. A settembre, invece, Arpa ha inoltrato le validazioni delle indagini ambientali dell’area al centro degli accertamenti. Tutti passaggi previsti dalla disciplina in materia. Il dipartimento regionale ha rilasciato il decreto che approva il documento sui risultati delle indagini ambientali. Tra le prescrizioni riportate ufficialmente nell’atto del dipartimento, c’è soprattutto “il monitoraggio della falda per la durata di ventiquattro mesi, con cadenza semestrale”, così precisa il decreto firmato dal dirigente del servizio 5.
Il “soggetto obbligato” nell’intera procedura rimane Eni. L’azienda, con l’avvio del ciclo green del sito di Piana del Signore e con gli accordi stipulati per la decarbonizzazione e il decommissioning, ha predisposto un programma di investimenti e inoltre attività finalizzate proprio alle indagini ambientali e a fasi di messa in sicurezza.