Gela. Manca l’unico medico del reparto di Talassemia. Ancora una volta le trasfusioni sono state sospese e rinviate a data da destinarsi. L’assenza sarebbe legata alle condizioni climatiche avverse. Il presidente della Libera associazione talassemici e emopatici (Late) “Maurizio Nicosia” chiede il diritto alla salute come previsto dalla Costituzione Italiana e nell’annunciare nuove forme di protesta parla di differenza di trattamento tra gli ospedali di Gela e Caltanissetta.
“L’Asp nissena fa due pesi e due misure – accusa Di Caro – Gli utenti gelesi sono di serie B rispetto a quelli di Caltanissetta. Chiediamo al manaher Carmelo Iacono che attivi nel più breve tempo possibile l’iter di assunzione dei tre medici previsti nella pianta organica”.
L’assenza dell’unico medico in corsia si sarebbe registrata oggi, costringendo tre soggetti talassemici a rinviare la trasfusione in programma.
“L’unico dirigente medico in servizio presso il reparto di talassemia del presidio ospedaliero di via Palazzi – spiega Salvatore Di Caro – si è assentato a causa della neve e del ghiaccio, causando disagi non indifferenti. Cosa ben diversa invece nell’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta dove per le stesse motivazioni sono state messe a disposizione le auto di servizio. Un’accortezza che ha permesso di garantire le prestazioni all’utenza nissena”.
