Gela. Non c’è ancora il via libera al rendiconto 2013, mancano i bilanci delle società partecipate dall’ente comunale, non sono ancora pervenuti i prospetti degli eventuali debiti fuori bilancio sul groppone dei singoli settori di Palazzo di Città.
Di conseguenza, bisognerebbe rallentare l’intero iter per la trattazione del bilancio di previsione 2014. Una nota indirizzata al presidente del consiglio Giuseppe Fava e al segretario generale dell’ente, è stata appena inoltrata dal consigliere comunale di Articolo 4 Terenziano Di Stefano.
“Continuano ad esserci troppe anomalie in tutto questo procedimento – spiega – dopo le contestazioni mosse dai magistrati della procura della Corte dei conti, sembra quasi che qualcuno voglia proseguire su una strada sbagliata. Perché non c’è ancora a disposizione un elenco completo degli eventuali debiti fuori bilancio prodotti dai singoli settori comunali? Come si può approvare un bilancio di previsione senza conoscere i dati economici e finanziari delle aziende partecipate dall’ente, sono in attivo o sono in perdita?”.
La nota firmata Di Stefano è stata già inoltrata agli uffici della presidenza del consiglio. A questo punto, non è da escludere una nuova bagarre in aula durante la discussione, prevista per giovedì sera, del rendiconto 2013. Il commissario ad acta nominato dalla regione ha indicato come termine finale quello del 22 ottobre: il rendiconto 2013, insomma, dovrà ricevere un sì oppure un no dai consiglieri entro il termine fissato, altrimenti tutti a casa.