Gela. “Credo che al di là della vicenda dei contributi alle associazioni, sulla quale comunque abbiamo operato senza ombre, ci siano problemi molto più importanti da affrontare in città”. “Sviluppo Democratico? Il mio no viene rispettato”. L’assessore Rocco D’Arma cerca di mettersi alle spalle le polemiche, arrivate fino in aula consiliare, scoppiate intorno ai contributi riconosciuti dall’amministrazione comunale a privati e associazioni per la copertura dei costi delle manifestazioni, con in testa quelle natalizie, tenutesi in città. “Al momento del mio insediamento – continua – ho ritenuto opportuno firmare le delibere che garantivano il pagamento di tutte le somme arretrate in favore di chi si era occupato di eventi e manifestazioni, oramai risalenti nel tempo. Se c’è un debito, è giusto adempierlo. Peraltro, parliamo di eventi e attività organizzate quando non ero ancora assessore. Ho risposto in aula ai dubbi sollevati soprattutto dal consigliere comunale Guido Siragusa e, in ogni caso, vorrei ricordare che in un’istituzione pubblica come l’ente comunale non esiste soltanto il lato amministrativo della politica ma anche quello gestionale, affidato ai dirigenti”. Lo stesso D’Arma, inoltre, esclude che la scelta di non aderire a Sviluppo Democratico, il neo movimento fondato dai fedelissimi del sindaco Domenico Messinese, possa generare eventuali conseguenze politiche. “Quando ho accettato l’incarico – conclude – non conoscevo affatto il progetto di Sviluppo Democratico. Per mia coerenza, ho preferito non aderire, data l’assenza di un obbligo. Tutto ciò, però, non sta affatto pesando sulla mia esperienza in giunta. Né il sindaco né gli altri assessori che hanno aderito al progetto di Sviluppo Democratico mi fanno pesare la decisione di non averli seguiti. Cerco di lavorare in base al mandato che mi è stato conferito”.