Mediazioni, cronologia per pagamenti non rispettata: commissione avvia verifica su diffida

 
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Gela. Una verifica da parte anzitutto della commissione bilancio. Verrà valutato il contenuto di una diffida ufficiale che pone la necessità di fare chiarezza sul mancato rispetto della cronologia per il pagamento degli accordi di mediazione già definiti e che riguardano direttamente l’ente comunale. “Abbiamo acquisito questa diffida – spiega il presidente della commissione Pierpaolo Grisanti – vogliamo valutare tutto ciò che viene indicato. L’aspetto delle mediazioni è fondamentale a tutela dei cittadini che le hanno accolte e che quindi aspettano ciò che gli è dovuto ma anche per comprendere quale sia effettivamente l’esposizione del municipio verso i creditori. Se ci sono procedure che non sono state osservate secondo un preciso criterio cronologico, è giusto provvedere”. Dalla diffida emerge soprattutto una sostanziale inosservanza della precedenza sulle pratiche già definite. Accordi di mediazione conclusi successivamente pare abbiano ottenuto la precedenza su quelli che invece erano già stati chiusi in periodi precedenti. Così, capita che non siano state pagate mediazioni concluse nel 2013 mentre si sia proceduto a coprire quelle finalizzate due anni dopo e oltre. Ci sarebbero evidenti falle nel sistema della cronologia. L’ente comunale, con le mediazioni non ancora liquidate, ha potuto risparmiare oltre un milione di euro, ma i diretti interessati sono rimasti, al momento, a mani vuote, scavalcati da altri che invece hanno formalizzato gli iter successivamente. Una sproporzione che potrebbe diventare preoccupante dato che gli accordi di mediazione hanno indotto la parte privata a rinunciare ad importi fino al sessantasette per cento del totale, ma senza che questo abbia comportato un risultato concreto. Di fatto, le somme che gli spettano non sono state ancora elargite. La gran parte delle procedure riguarda controversie in materia di espropri, vero pozzo senza fondo per l’ente comunale che da anni soffre del peso enorme dei debiti fuori bilancio generati da procedure, in passato attuate forse con fin troppa leggerezza.

I consiglieri della commissione bilancio potrebbero aprire una vera e propria verifica interna a Palazzo di Città, per cercare di risalire alle ragioni che hanno indotto a preferire alcune pratiche rispetto ad altre, rimaste invece ferme in attesa dei pagamenti dovuti. Una questione che potrebbe diventare ancora più ampia. Non è la prima volta che in Comune giungono segnalazioni per la mancata osservanza del criterio cronologico. Indicazioni di questo tipo sono pervenute nel tempo anche per diverse pratiche urbanistiche e di edilizia ma anche sul versante proprio dei debiti fuori bilancio, sempre assai delicato.

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