Gela. Il via libera, nel testo della finanziaria regionale, alla norma sul riconoscimento delle royalties estrattive per i progetti in mare, è un passaggio che potrebbe assicurare ingenti incassi al Comune, a partire dalle attività per il gas di “Argo-Cassiopea”. Il testo della norma è stato formalizzato e inserito nella bozza della legge che arriverà all’Ars a novembre. I civici di “Una Buona Idea”, anche durante l’esperienza in giunta, spinsero affinché si arrivasse ad una disciplina capace di mutare quella attuale, che esclude i Comuni dal riparto delle somme dando priorità solo alla Regione e allo Stato. Se tutto procederà come sembra, invece, Gela, Licata e Butera avranno fino al trenta per cento di ciò che spetta alla Regione. “Lo abbiamo detto mesi addietro, quando ci siamo ribellati contro una norma iniqua che non prevedeva alcun riconoscimento, in termini di royalties, per i Comuni. Il è sacro – dice l’ex vicesindaco Terenziano Di Stefano – lo ripetiamo oggi che il governo regionale ha scelto di dare seguito all’iniziativa politica partita dal territorio. La ribellione muoveva sostanzialmente da un fatto molto semplice: l’estrazione del gas dalle nostre coste, a partire da Argo-Cassiopea, non può essere gratuita né dovuta. Sarebbe un’ingiustizia, paradossalmente consentita dalla legge regionale e dalla politica. È esattamente da questo costrutto politico che abbiamo costruito la nostra richiesta. La precedente disciplina, comunque tutt’ora vigente in attesa della votazione che avverrà nel mese di novembre, di fatto ci disegnava come meri spettatori senza alcun diritto di ricevere le royalties che invece spettavano solo alla Regione e allo Stato. Praticamente, un abuso consentito dalla legge. Oggi, invece, è stata inserita in finanziaria la proposta che assegnerebbe ai Comuni di Gela, Licata e Butera, il diritto al riconoscimento delle royalties e la nostra città otterrebbe fino a dieci milioni di euro l’anno”.
Di Stefano, già da vicesindaco e assessore, subito attivatosi per strutturare contatti e pervenire ad una proposta istituzionale, ribadisce che quella volontà era più che fondata. “La richiesta di “Una Buona Idea”, ribadita negli ultimi mesi anche in ragione di numerose interlocuzioni con il M5s che sul tema è stato attento e serio, era sostanzialmente quella che si è concretizzata oggi. La nostra richiesta – aggiunge – era tutt’altro che utopia e anzi il rilascio delle autorizzazioni Argo-Cassiopea ha acceso i riflettori su una materia spesso considerata troppo complessa da affrontare ma che dopo varie battaglie consentirà alla città di ricevere royalties, soprattutto in un momento drammatico per il Comune che si appresta a vivere il periodo del dissesto. È certo quindi che un passo avanti importante è stato fatto con la presentazione in finanziaria della nuova norma ma è altrettanto vero che appena arriverà in aula, nel mese di novembre, dovrà essere votata. Auspico in un plebiscito. La votazione in senso contrario di un norma ossigeno di questa portata sarebbe un fatto grave”.