Gela. Ieri, sono stati tra i consiglieri impegnati ad avere riscontri sul destino delle variazioni di bilancio per i progetti, accompagnate però da parere negativo dei revisori. I civici di “Una Buona Idea”, attraverso i consiglieri Davide Sincero e Rosario Faraci, hanno fatto richieste in aula per eventuali pareri o per un’interlocuzione tra l’ente comunale e la Corte dei Conti. Ora, però, sembra aprirsi una strada che potrebbe dare l’ultima parola alla giunta. “Abbiamo subito avuto contatti con gli uffici degli enti locali in Regione – dice l’ex vicesindaco Terenziano Di Stefano – ricordavo che fosse stata varata una normativa apposita e così è stato. Abbiamo subito ottenuto un riscontro diretto da Palermo. C’è una precisa circolare dell’agosto di due anni fa per le variazioni di bilancio che riguardano progetti finanziati con stanziamenti europei o statali. Si riferisce anche ai Comuni in fase di esercizio provvisorio o in gestione provvisoria e viene sottolineato che può valere per quelli in dissesto o in procedura di riequilibrio. Consente alla giunta di varare le variazioni di bilancio per i progetti per poi attendere la sola ratifica del consiglio comunale. Tutto questo nel periodo 2021-2023”. La norma di riferimento è la legge regionale 15 giugno 2021 n.26. “Penso che in realtà – dice ancora Di Stefano – sulle variazioni per i progetti si sia arrivati davanti ad un vicolo cieco. Se il consiglio non le approverà, per l’ente comunale ci sarà un peso ulteriore con un debito non inferiore ai 25 milioni di euro. Onestamente, pur con un parere negativo dei revisori, credo che i consiglieri non rischino nulla. Il consiglio è chiamato a pronunciarsi sullo stanziamento per l’anno di riferimento, ovvero il 2023. Se ci sono stati errori in passato per l’accertamento dell’intero importo dei finanziamenti non si può dare responsabilità ai consiglieri. Sarà chi di dovere ad individuare eventuali colpe dell’allora assessore al ramo e del dirigente al bilancio. Mi pare che gli allarmismi lanciati ieri sera nel corso della seduta consiliare siano assolutamente eccessivi e mi meraviglio che arrivino anche da chi dovrebbe fare da garante effettuando i controlli”. Allo stesso modo, Di Stefano richiama inoltre un ulteriore passo che potrebbe essere mosso.
“In alternativa – conclude – anche se la circolare regionale è piuttosto chiara, ad ogni variazione approvata, con parere negativo dei revisori, si può allegare una nota ufficiale nella quale spiegare le ragioni del voto favorevole, qualora successivamente la Corte dei Conti volesse effettuare delle verifiche”. Il riscontro degli uffici palermitani potrebbe portare i civici a sostenere le variazioni di bilancio che invece il centrodestra ha già “bocciato”.