Gela. In base a quanto deciso la scorsa settimana, al termine di una riunione che ha sancito di fatto la strada del dissesto dell’ente comunale, entro domani la giunta dovrebbe prendere atto della relazione di non fattibilità del piano di riequilibrio. E’ il passo che precede la formalizzazione della dichiarazione di dissesto che dovrà passare anche dal consiglio comunale. Quindi, questo inizio settimana è sicuramente tra i più concitati. L’amministrazione, il segretario generale e gli organi di controllo, oltre al commissario nominato dalla Regione, hanno accertato la mancanza dei presupposti per pervenire al piano di riequilibrio nonostante questo sentiero sia stato battuto per mesi. La dichiarazione di dissesto potrebbe approdare in consiglio comunale entro novembre. Sarà una rotta da tracciare progressivamente. Tra le fila dei pro-Greco c’è comunque chi ritiene che davanti alla svolta repentina del dissesto serva anzitutto un confronto. “Penso sia indispensabile – dice il consigliere Luigi Di Dio – sarebbe utile una riunione di maggioranza anche per capire come si intenda procedere. Personalmente, non ho mai avuto esperienze legate ad una procedura di dissesto”.
Quello del dissesto non è un inedito a Palazzo di Città ma tra i consiglieri che appoggiano il sindaco prevale la volontà di avere un quadro chiaro della situazione. Senza il rendiconto 2022 e con gli equilibri di bilancio che non sono stati raggiunti, sono venute meno le necessarie prerogative per un piano di riequilibrio che inoltre avrebbe innescato una sequela di adempimenti periodici da sviluppare nel tempo. Si andrà invece al dissesto e dall’opposizione pervengono richieste per far sì che il sindaco Lucio Greco riferisca in aula. In serata, invece, l’assise civica ritornerà su un altro tema non proprio semplice da approcciare, quello delle variazioni di bilancio con parere negativo dei revisori dei conti.
