Gela. I giudici del tribunale di Caltanissetta non hanno accolto il ricorso avanzato dalla difesa di Salvatore Morana, nelle scorse settimane arrestato dai carabinieri con l’accusa di tentato omicidio. Ha ferito il fratello usando una lama. Fatti che si innestano in un rapporto personale tra i due già piuttosto difficile. I legali che lo rappresentano, gli avvocati Cristina Alfieri e Francesco Minardi, si sono rivolti ai giudici nisseni per chiedere di rivedere la sua posizione. Non ci sarebbero, tra gli altri aspetti, presupposti tali per contestare l’ipotesi di tentato omicidio. In base alla linea della difesa, l’indagato avrebbe risposto ad un’ennesima provocazione ma senza l’intenzione di uccidere. Morana lo ha spiegato davanti al gip nel corso dell’interrogatorio di garanzia. La detenzione in carcere era stata revocata e gli sono stati concessi gli arresti domiciliari, monitorato con il braccialetto elettronico.
Il fratello ha riportato ferite e subito dopo l’accaduto è stato sottoposto ad intervento chirurgico. E’ assistito dagli avvocati Giuseppe Cascino e Maria Cascino. Per la procura, quanto accaduto a Carrubbazza è da ritenersi assai grave anche per le modalità.