Gela. La dichiarazione di dissesto dell’ente comunale è l’ultimo capitolo di una crisi finanziaria che si protrae da un anno. Il disavanzo accertato con il rendiconto 2021 ha segnato una quota superiore ai 110 milioni di euro e le prospettive per un piano di riequilibrio si sono assottigliate sempre di più, fino al definitivo abbandono di questa via. La giunta però non accetta l’affondo pervenuto da esponenti di centrodestra che attribuiscono pesanti responsabilità proprio al sindaco Lucio Greco e agli assessori. Viene ripetuto che quanto fatto fino ad oggi rientra nelle procedure previste dalla normativa in materia. “Teniamo a precisare che le procedure imposte dalla Corte dei Conti per l’attivazione di un possibile piano di riequilibrio e le attività propedeutiche necessarie ad evitare il dissesto finanziario, sono state poste in essere con massimo rigore, impegno e abnegazione da parte dell’intera amministrazione in tutte le sue articolazioni, giunta, consiglio comunale e uffici”, spiegano dall’amministrazione comunale. Viene esclusa qualsiasi spesa per consulenze. “Nessuna consulenza è stata affidata da questa amministrazione a titolo oneroso, sono tutte collaborazioni gratuite per le quali non possiamo che ringraziare sentitamente gli interessati per il lavoro e l’attività meritoria fin qui svolta nel rispetto degli strumenti messi a disposizione dalla legge”, aggiungono.
Greco e gli assessori non vogliono essere per nulla associati al pesante disavanzo emerso durante mesi di verifiche. “Oggi, chiunque si fosse trovato in carica, sindaco o assessori, nulla avrebbe potuto fare se non seguire le procedure e rendersi conto, al termine dell’attività di ricognizione e prodromica, dell’attuale situazione economica dell’ente tenuto conto che la massa debitoria è stata generata nel corso delle gestioni degli ultimi vent’anni e che questa amministrazione l’ha solo ereditata. Se ne è dovuto prendere atto con tutte le conseguenze che ne deriveranno”, precisano l’avvocato Greco e gli esponenti della sua giunta. Ulteriori aspetti dovrebbero essere sviluppati durante una conferenza stampa che sarà indetta a breve. L’attesa al momento è per il completamento della relazione di non fattibilità del piano di riequilibrio, passo preliminare alla dichiarazione di dissesto.