Gela. Italia Viva è sempre più attratta dal centro ed è già instradata verso un’alternativa netta “a populisti e sovranisti”. L’hanno ribadito in serata i renziani riuniti nella direzione provinciale. “Si riparte da Italia Viva e da un’aggregazione più ampia del tutto alternativa ed equidistante da populisti e sovranisti”, l’ha detto il parlamentare nazionale Davide Faraone, da sempre punto di richiamo dei renziani sull’isola e molto vicino al gruppo locale. Faraone attende l’ufficialità della sua presidenza regionale del partito, sarà formalizzata domenica nel corso del congresso. La presidenza provinciale va invece a Giuseppe Ventura, in questi anni coordinatore Iv sul territorio. Il parlamentare ha tracciato il perimetro di uno sviluppo centrista nella prospettiva delle prossime europee. Le amministrative invece “non sono sovrapponibili e probabilmente ci saranno strategie differenti a Gela e a Caltanissetta”. Il coordinatore cittadino Rochelio Pizzardi ha parlato di “due tavoli” avviati, con centristi e centrodestra. L’obiettivo comunque sembra un’area di centro anche a livello locale. “La nostra lista è praticamente pronta”, hanno detto sia Pizzardi sia Ventura. I renziani hanno messo nel cassetto dei ricordi non proprio indelebili l’esperienza nella giunta Greco. “Non abbiamo mai condiviso la linea del sindaco e oggi si mette al petto stellette per meriti che non ha. Noi lo scorso anno insistemmo sul passaggio immediato ad Impianti Srr per il servizio rifiuti ma ci fu un’opposizione netta del sindaco che voleva l’Aro e pochi giorni fa invece ha tagliato il nastro con il manager di Impianti”, ha continuato Pizzardi. Uno dei dirigenti locali, Giuseppe Perna, ha bollato le ultime mosse di Greco sui rifiuti usando la definizione di “buffonate”. “Dall’amministrazione arrivano messaggi fuorvianti”, è stato ribadito.
Gli interventi di dirigenti ed iscritti sono stati diversi. Si sono alternati Enzo Madonia, Rocco D’Assenza, Mirko Lo Chiano, l’ex assessore e consigliere comunale Cristian Malluzzo, oltre ai dirigenti nisseni Salvatore Amico e Felice Dierna.
Iv, in città, vuole un taglio netto e non intende rifarsi alle orme della giunta Greco. Il centro è la bussola politica che prevale ma tutto passa dal programma per “una città diversa” e dall’alleanza che verrà strutturata, con forze probabilmente piuttosto eterogenee (altri gruppi si stanno unendo al cammino del partito locale).