Gela. Non ci saranno passi indietro. I sindaci dei Comuni di Niscemi, Butera, Riesi, Mazzarino, Delia e Sommatino, ribadiscono l’urgenza della convocazione di un’assemblea per valutare la chiusura della fase di liquidazione (su dati 2021 costata annualmente circa tre milioni di euro) e il possibile cambio di guardia alla guida dell’Ambito. Anzi, continuano a non condividere l’attendismo del sindaco Lucio Greco né si trovano d’accordo con quanto riferito dal gruppo Mpa, convinto che la richiesta di assemblea sia “illegittima”. “Fermo restando che i Comuni soci dell’Ato ben conoscono la normativa di riferimento, ossia che la valutazione circa l’eventuale trasferimento d’azienda presuppone a monte una relazione del liquidatore, non si comprende quale sia il timore che hanno il sindaco di Gela e il gruppo Mpa nel discutere della problematica nella sede appropriata, ossia nell’assemblea dei soci – fanno sapere i primi cittadini firmatari della richiesta – l‘iniziativa nasce dalla necessità di chiudere con immediatezza la liquidazione ed arrestare l’ingiustificato esborso di danaro pubblico. La valutazione positiva da parte del liquidatore consentirebbe il subentro immediato della Srr4 in tutti i rapporti giuridici attivi e passivi facenti capo all’Ato in liquidazione, con garanzia assoluta sia dei soci sia del capitale sociale sia dei creditori. Di contro, il procrastinare la gestione liquidatoria, che si protrae da oltre un decennio, comporta un continuo esborso di danaro pubblico da parte dell’Ato che non ha più entrate, con conseguente erosione del patrimonio, dei crediti e con rischio concreto di insolvenza a danno dei creditori. L’eventuale cessione dell’azienda Ato Cl2 in liquidazione alla Srr4, azzererebbe immediatamente i costi di gestione, atteso che ci si potrebbe avvalere delle strutture esistenti della stessa Srr e della società in house Impianti”. I sindaci proseguono per la loro strada.
“A tal fine si ricorda che i costi dell’Ato, come risultano dall’ultimo bilancio approvato relativamente all’anno 2021, ammontano alla cifra astronomica di circa tre milioni di euro l’anno – concludono – di questo danno rischiano indirettamente di risponderne i cittadini dell’ambito. Restando in attesa di ricevere le valutazioni che farà il liquidatore speriamo nell’assemblea dei sindaci della quale abbiamo chiesto l’immediata convocazione, preme ricordare al gruppo Mpa e al sindaco di Gela che la richiesta di assemblea per la conferma o per la sostituzione del liquidatore rientra nella competenza esclusiva dell’assemblea dei soci alla quale il liquidatore e il presidente del collegio sindacale non potranno sottrarsi. Si chiarisce al gruppo Mpa, infine, che in occasione dell’affidamento del servizio di raccolta, trasporto e conferimento rifiuti alla Impianti, avvenuto nella seduta assembleare del 25 marzo 2021, il Comune di Gela ha espresso voto contrario e che lo stesso ha ritardato l’avvio del servizio per due anni, consentendo il passaggio soltanto a decorrere dall’1 ottobre 2023, con evidenti ripercussioni negative sull’intero territorio”.