Gela. Il consiglio comunale monotematico di ieri sera ha contribuito ad accendere qualche riflettore in più intorno al tema dei finanziamenti che per Palazzo di Città, soprattutto in questa fase, è essenziale. Civici e progressisti hanno voluto un faccia a faccia con la governance dei programmi e dei progetti. E’ mancata gran parte della politica regionale che era stata convocata. “Dai revisori e dall’esperto nominato per il monitoraggio delle linee Pnrr ci saremmo aspettati molto di più – dice l’ex vicesindaco Terenziano Di Stefano che insieme al gruppo di “Una Buona Idea” ha voluto che si arrivasse alla seduta – il collegio dei revisori deve assicurare un controllo a trecentosessanta gradi e non limitarsi allo schemino in excel da trasmettere alla Corte dei Conti. Al contempo, l’esperto nominato ha solo riferito che provvederà attraverso la rendicontazione ma ha il dovere di monitorare tutti gli iter altrimenti non ci sarà nulla da rendicontare”. Per i civici, il consiglio monotematico di ieri è stato solo un primo passaggio. “Abbiamo ottenuto un buon risultato con il documento che è stato approvato ma se non verranno rispettate le indicazioni che abbiamo posto sui controlli e sulla trasmissione degli atti, tra quindici giorni riproporremo le richieste. Non ci fermiamo. Il dirigente ha voluto rassicurare ma verificheremo sulla base dei fatti concreti”, aggiunge Di Stefano. Sicuramente, il monotematico di ieri ha rafforzato una certa visione comune tra civici e progressisti. C’erano i parlamentari regionali e nazionale del Movimento cinquestelle. “Devo dire che è grazie a loro se linee di finanziamento come “Agenda Urbana” o “Qualità abitare” sono partite – continua l’esponente di “Una Buona Idea” – c’è stata sempre una collaborazione proficua sia con il Movimento cinquestelle all’Ars sia con il senatore Pietro Lorefice, sempre disponibile. Sono sempre stati presenti e attivi”. I pentastellati, compreso il consigliere comunale Virginia Farruggia, non si sono tirati indietro e su definanziamenti e scarso interesse verso il territorio hanno tirato in ballo il centrodestra. “Ieri, in aula – sottolinea Di Stefano – c’era la città. Ma non c’erano i parlamentari che hanno come referenti locali tanti gruppi consiliari. Dal centrodestra il contributo è pari a zero. I parlamentari regionali di governo non conoscono questi temi ed è molto grave. Il resto, sono solo chiacchiere da bar. Il loro apporto è nullo. Si occupano di altro e non sanno neppure da dove iniziare sui finanziamenti. Hanno avuto riscontri elettorali sul territorio ma hanno dimostrato di non esserci”. In serata, anche i civici si troveranno ad approcciare le variazioni di bilancio, comprese quelle con parere negativo dei revisori. Si tratta di un ulteriore tappa per i progetti, molti già completati.
“Ci siamo sempre stati e continueremo a farlo – conclude l’ex assessore – prima di entrare in aula verificheremo il da farsi sulle variazioni con parere negativo. Pensiamo che possa essere un danno non votarle. Riguardano progetti già realizzati e lavori conclusi. Si potrebbe generare un onere enorme a carico dell’ente e un danno erariale è quasi certo. Non c’è solo da capire se possano esserci eventuali responsabilità dei consiglieri ma anche se ce ne siano in capo ai revisori che rilasciano parere negativo a variazioni di bilancio che se non votate potrebbero mettere sul lastrico le imprese o generare contenzioni e interessi assai elevati. Penso che per garantire i progetti ci siano possibili spiragli per votarle favorevolmente. Il gruppo deciderà come orientarsi. Tutto questo lo facciamo per la città. Con l’amministrazione comunale non c’è più nessun rapporto, ma ormai da tempo”.