Gela. L’attesa è per la valutazione che verrà fornita dagli esperti di Ifel, la fondazione di Anci che sta dando un supporto tecnico all’amministrazione comunale. La settimana che si apre domani potrebbe dire qualcosa in più nella lunga fase di crisi finanziaria attraversata dal municipio. I contatti con Ifel ci sono stati anche negli scorsi giorni. Erano già stati trasmessi da Palazzo di Città sia il rendiconto 2021 sia altri atti necessari a fare un quadro reale dello stato dell’arte dei conti. Teoricamente, si dovrebbe chiudere per il piano di riequilibrio nell’arco dei prossimi venti giorni, trasmettendo il tutto alla Corte dei Conti. “Non c’è stata nessuna volontà di ritardare da parte dell’amministrazione – dice l’assessore al bilancio Mariangela Faraci – l’attività è stata svolta con il massimo impegno degli uffici. Ora, purtroppo, siamo costretti a proseguire senza un dirigente. Fino a quando non avremo riscontri da Ifel non si può fornire una conclusione effettiva. Oggi, non siamo nelle condizioni di dire che l’ente andrà in dissesto”. Negli scorsi mesi, l’attività era stata completata con l’approvazione del rendiconto 2021. Per il piano di riequilibrio, invece, decisivo dovrebbe essere il rendiconto 2022. Il riaccertamento dei residui attivi e passivi è stato concluso “ma va trasmesso ai revisori”. I tempi sono assai stretti e sembra difficile individuare scappatoie alternative. In settimana, il presidente della commissione bilancio Pierpaolo Grisanti, proprio sulla base delle scadenze fissate dalle procedure per gli atti finanziari, è tornato a spiegare che il municipio si avvia in direzione del dissesto. Un mese fa, nel corso di uno dei molti tavoli tecnici che si sono susseguiti in Comune, era emerso un quadro piuttosto completo per il piano di riequilibrio ma sulla base del solo rendiconto 2021, utile a delineare il fabbisogno complessivo. “Molti degli adempimenti sono partiti, come i contatti con i creditori dell’ente – precisa l’assessore Faraci – tutto finalizzato sempre al piano di riequilibrio. E’ chiaro che da Ifel attendiamo un riscontro che a questo punto arriverà la prossima settimana. Questa fondazione garantisce un supporto tecnico ma non redige piani di riequilibrio. Può darci delle indicazioni”. Quella del prossimo 28 ottobre è la scadenza fissata dalla Corte dei Conti per la definizione del piano che sarà sottoposto ad una verifica. In questa lunga trafila sembra siano escluse ipotesi di proroghe.
L’amministrazione comunale non esclude, inoltre, di mettere mano ad una relazione che possa tracciare l’intera situazione finanziaria, che sulla base del rendiconto 2021 risente di un disavanzo superiore ai 110 milioni di euro. Uno scenario che si staglia sullo sfondo di uffici con personale ridotto al lumicino e ora nuovamente senza un dirigente: la convenzione che aveva portato a Palazzo di Città, per sei ore settimanali, il dottor Pino Erba è scaduta e l’amministrazione sta cercando di completare la procedura per designare un successore. La Regione in estate ha anche proceduto alla nomina del commissario per il bilancio di previsione, lo stesso che sta monitorando gli altri strumenti finanziari. Attualmente, l’unica copertura è garantita dallo strumento 2021-2023.