Sostanze per il fisico erano vietate, aperto dibattimento: indagine anche su frequentatori palestre

 
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Gela. È stato affidato l’incarico ad un perito per la trascrizione del contenuto delle intercettazioni effettuate nel corso dell’inchiesta. Davanti al giudice Marica Marino, questa mattina, è stato aperto il dibattimento. Gli imputati rispondono del presunto uso e di un’eventuale commercializzazione irregolare di sostanze per il fisico. I pm della procura e i poliziotti ritennero che fossero vietate. Gli accertamenti, avviati su altre vicende, si concentrano successivamente sui frequentatori di alcune palestre, in città e nel ragusano. Tra le ipotesi contestate, anche la ricettazione. Le sostanze pare fossero nella disponibilità pure di atleti che partecipavano a competizioni amatoriali di body building. In apertura, sono state respinte le eccezioni preliminari avanzate da diversi difensori, legate prevalentemente alla possibile genericità dei capi di imputazione. A processo, ne rispondono Emilio Maira, Giovanni Fatuzzo, Giovanni Caputo, Ignazio Tosto, Giancarlo Campisi, Salvatore Culle’, Maria Sauna, Francesco Corbino, Franco Pagliari, Orazio Calabrese, Alessia Mastrogiacomo, Sonia Opretti e Salvatore Murana.

Già lo scorso anno, il gup del tribunale dispose il rinvio a giudizio. Le difese, invece, si opposero, escludendo irregolarità e in molti casi spiegando che i prodotti e le sostanze usate erano liberamente acquistabili tramite siti internet specializzati. Secondo gli investigatori, si riscontrarono casi di malori dovuti all’assunzione delle sostanze. Gli imputati sono rappresentati dai legali Flavio Sinatra, Vittorio Giardino, Paolo Testa, Vincenzo Salerno, Sebastiano Pizzardi, Nicoletta Cauchi, Floriana Trainito, Concetta Di Stefano, Paolo Cafa’, Giovanni Lomonaco e Alessandro Iacono.

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