Gela. Sarebbe stato lui ad essere vittima di un’aggressione. Così si è difeso il dipendente comunale Saverio Di Blasi, davanti ai giudici del tribunale del riesame di Caltanissetta. La denuncia. Nelle scorse settimane, è stato destinatario di un provvedimento che gli impedisce di avvicinarsi ad una donna e ai figli, suoi vicini di casa, e di frequentare gli stessi luoghi. I tre hanno denunciato di essere vittime di un’aggressione addebitata proprio a Di Blasi. E’ accusato di stalking e molestie. Versioni contrastanti che, adesso, saranno i giudici nisseni del riesame a valutare. Il legale del dipendente comunale, l’avvocato Salvo Macrì, infatti, ha chiesto l’annullamento del provvedimento emesso nei suoi confronti. Inoltre, sono stati mossi dubbi, tutti incentrati sul fatto che la misura sia stata decisa da un giudice già ricusato proprio da Di Blasi. Per la difesa, non ci sarebbero gli estremi necessari a mantenere la misura né nei confronti del dipendente comunale né rispetto alla figlia, a sua volta destinataria di un atto dello stesso tipo. La donna e i figli che hanno denunciato, invece, ritengono di essere vittime dell’uomo. Spetterà ai giudici valutare gli elementi portati alla loro attenzione.