Gela. Il centrodestra non ha alcuna intenzione di incassare l’affondo del sindaco sul servizio rifiuti. L’avvocato Greco ha parlato di un’area politica schieratasi “con Tekra” e “contro la città”, per non aver votato il Pef, preliminare all’avvio del servizio in house. Il cuffariano Gabriele Pellegrino ha già alzato il muro del centrodestra e lo fa, nella stessa direzione, anche il meloniano Salvatore Scerra. Il consigliere FdI ricorda che fu Greco a tentare opzioni diverse dal servizio in house. “Prendiamo atto dei ringraziamenti del sindaco ai consiglieri responsabili evidenziando che non era del medesimo avviso quando, nel giugno 2022, mentre gli altri sindaci della Srr deliberavano la scelta del servizio in house, lui si opponeva votando contro quel deliberato. Non sono lontani, tanto da averli potuto dimenticare, i tempi in cui tentava anima e corpo di prendere le distanze dalla rr e dalla Impianti per tentare la strada dell’Aro. Nemmeno può essere tralasciato il fatto che se il Pef fosse stato regolarmente presentato nel 2022, già a giugno dello scorso anno, così come tutti gli altri Comuni dell’ambito, il servizio sarebbe partito. Al contrario, è andato alla spasmodica ricerca di pareri tecnici che supportassero il suo intento di scongiurare l’affidamento alla Impianti Srr ma non ce l’ha fatta”, precisa Scerra.
Secondo il consigliere, quelle mosse per smarcarsi dalla Srr confermerebbero un certo isolamento del primo cittadino. “L’unico tentativo che non ha fatto, forse, è quello di scendere a patti con il diavolo pur di non darla vinta alla società rappresentata dall’ingegnere Picone ma, purtroppo per lui, le determinazioni della maggioranza dell’assemblea della Srr non sono dalla sua. Ma chi lo è più del resto? Il sindaco ringrazi chi vuole, di certo non ringrazieremo lui”, conclude.