Gela. Doveva essere una sorta di “museo” aperto alla città, per fruire dei ritrovamenti di via Di Bartolo, a ridosso del centro storico. Da circa due anni non se ne sa più nulla e l’area è diventata quasi una mini discarica urbana. Il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia, con primo firmatario il consigliere Ignazio Raniolo, ha deciso di portare la questione all’assise civica. È stata presentata un’interrogazione. Doveva essere l’azienda Open Fiber, che ha svolto i lavori per collocare la fibra ottica, a farsi carico della musealizzazione dei ritrovamenti. Ad oggi, tutto tace nonostante i tanti annunci del recente passato. I meloniani chiedono di conoscere le ragioni dello stop.
Vogliono capire inoltre se c’è ancora l’intenzione da parte dell’azienda di portare avanti il progetto. Troppe volte, i ritrovamenti che affiorano da cantieri pubblici o privati vengono interrati nuovamente, facendo venire meno ogni possibilità di fruirne. “È inaudito che un progetto di riqualificazione e tutela del nostro patrimonio storico e archeologico si debba trasformare nell’ennesima situazione di degrado”, spiegano i consiglieri FdI.