Gela. Si è ufficialmente insediato il consiglio dell’Unione dei Comuni, composto da consiglieri (tre ciascuno) in rappresentanza dei Comuni di Gela, Niscemi e Butera. Lo start non è stato affatto semplice. Ci sono voluti diversi mesi per arrivare alla seduta di un organo essenziale per il ciclo dei finanziamenti 2021-2027. Le schermaglie iniziali non sono mancate. L’assenza del consigliere niscemese Rosa Cirrone Cipolla ha fatto partire una disamina piuttosto sostenuta sulla maggioranza necessaria. L’altro consigliere di Niscemi Francesco Trainito ha chiesto subito un rinvio “per rispetto del consigliere assente”. È stato accertato che non sono pervenute giustificazioni ufficiali da parte dell’assente. In aula, c’erano i sindaci Lucio Greco (presidente dell’Unione) e Giovanni Zuccala’ (Butera). I primi cittadini gelese e buterese hanno posto l’accento sull’importanza dell’Unione nell’ottica dei finanziamenti. Il consigliere di “Una Buona Idea” Rosario Faraci (Gela) ha invece sostenuto la necessità di andare avanti. “È atteso da tempo ed è già stato nominato un consulente – ha spiegato riferendosi alla designazione recente dell’architetto Vincenzo Castellana – non c’è una ragione plausibile per non andare avanti sui punti”. I primi adempimenti toccano la nomina del presidente del consiglio e del vice. Il forzista Carlo Romano (Gela) ha sostenuto l’opzione del rinvio, seguendo la linea del cuffariano Francesco Trainito. Pian piano si delinea già un nucleo di centrodestra che guarda soprattutto al primo cittadino niscemese Massimiliano Conti, a sua volta assente.
L’ex sindaco di Butera Luigi Casisi ha invece fatto un appello all’unità . “Non devono esserci una maggioranza e una minoranza – ha spiegato – manca un consigliere e non vorrei che si disgregasse l’intero consiglio. Dobbiamo parlare lo stesso linguaggio”. I due consiglieri di Butera Casisi e Angelo Di Menza si sono schierati con quello di Niscemi Trainito e con il forzista Carlo Romano, sostenendo il rinvio. Il terzo consigliere buterese Rita Pasqualetto, il civico Faraci, l’indipendente Paola Giudice e Rosario Meli (Niscemi) si sono opposti allo stop. La proposta di rinvio non è passata. La prima seduta dell’Unione si è conclusa senza il numero legale. Dopo un breve rinvio richiesto dal presidente dell’Unione, il sindaco Lucio Greco, i consiglieri di centrodestra niscemesi e gelesi, oltre ai buteresi Casisi e Di Menza, non sono rientrati in aula. Presenti solo i civici Faraci e Pasqualetto, l’indipendente di sinistra Giudice e il centrista niscemese Meli. Niente numero legale. Si ritorna in aula domani pomeriggio. L’Unione parte con il freno tirato dalle strategie politiche.