Piano riequilibrio, tentativo per deadline di fine ottobre: “Potrebbe essere ventennale”

 
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La giunta e i funzionari durante il primo incontro con Ifel

Gela. Il piano di riequilibrio, richiesto dalla Corte dei Conti, sarà un obiettivo che l’amministrazione comunale cercherà di raggiungere. E’ stato confermato anche al termine del primo incontro avuto con gli esperti di Ifel, la fondazione Anci che supporta enti in crisi finanziaria. Nel pomeriggio, si è tenuta una prima call. C’erano il sindaco Lucio Greco, il segretario generale Carolina Ferro, l’assessore al bilancio Mariangela Faraci, il dirigente Giuseppe Erba e il funzionario dei tributi Mariella Bonfirraro. Una prima documentazione era già stata trasmessa ad Ifel che si sta occupando di ricostruire l’intera dinamica dei numeri del municipio, attualmente gravati da un disavanzo da oltre 110 milioni di euro. Lo sviluppo degli approfondimenti ha preso il via dal 2015, quando vennero mosse osservazioni consistenti dalla Corte dei Conti. “L’approccio di Ifel è di stare accanto ai Comuni – ha spiegato durante la call Federico Fazioli della fondazione Ifel – entro il 29 ottobre occorre costruire un piano di riequilibrio e presentare al consiglio comunale una proposta articolata e attendibile con un piano che potrebbe essere ventennale”. All’appello mancano il rendiconto 2022 e la conclusione della fase di riaccertamento dei residui attivi e passivi. I revisori hanno dato parere negativo e i dirigenti in questi giorni devono dare risposte alle osservazioni. “Noi stiamo sviluppando il massimo dello sforzo per salvare la città dal dissesto. Sarebbe un grande risultato. Saranno poi i numeri finali a dire se ci saranno le condizioni per un riequilibrio”, dice il sindaco Greco.

Entro brevissimo tempo ci sarà un nuovo contatto con i tecnici di Ifel. Sarà sviluppata un’integrazione documentale per approfondire l’argomento ai fini del completamento di tutte le attività propedeutiche alla relazione del piano di riequilibrio. Non sembrano esserci sicurezze assolute rispetto al piano di riequilibrio ma l’intenzione è di provare a rispettare la scadenza di fine ottobre, nonostante tempi assai stretti.

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