Gela. Tra i risvolti dell’incontro palermitano tenutosi in settimana sulla vicenda del porto rifugio, si innesta il “mistero” di un comunicato, sulla carta “ufficiale”, fatto pervenire dal gruppo FdI alle redazioni locali il giorno precedente al vertice e che anticipava la firma dell’accordo attuativo, invece poi rinviata in attesa dei riscontri sull’esito, l’ennesimo, della caratterizzazione dei sedimi. Il sindaco Lucio Greco considera grave l’intera dinamica di quanto accaduto. “Si è verificato un fatto scandaloso che ha coinvolto il gruppo locale di FdI, responsabile di aver dato alla stampa una notizia, riguardo alla firma dell’accordo attuativo per il porto rifugio – dice Greco – completamente falsa e priva di ogni fondamento. Questi metodi non sono degni di un confronto serio e gettano discredito sull’intera classe politica”. L’avvocato ne fa soprattutto una questione politica e la rilancia al centrodestra e agli stessi meloniani.
“Sono azioni inaccettabili sulle quali dovrebbero prendere posizione netta i rappresentanti del partito locale, a partire dal coordinatore. Bisogna impedire, a tutti i costi, che la vita pubblica e politica della nostra città si imbarbarisca in modo irreversibile”, conclude Greco che ha avuto modo di porre la questione, proprio durante il tavolo palermitano, anche ad uno degli assessori regionali di riferimento del gruppo locale, Alessandro Arico’. L’esponente del governo Schifani pare non sapesse nulla del comunicato né l’ha autorizzato.
