Dipendenti comunali verso nuove forme di protesta, chiesto intervento prefetto

 
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Un'assemblea dei dipendenti comunali

Gela.  Stato di agitazione dei dipendenti comunali. Lo hanno proclamato le organizzazioni sindacali di Fp-Cgil, Cisl-Fp e Uil-Fpl. La decisione arriva al termine di un lungo periodo di assemblee e di tentativi di giungere ad un’intesa con l’amministrazione comunale. Rimangono però tanti interrogativi. Il pagamento dei contratti integrativi decentrati già sottoscritti per gli anni 2020-2021 e 2022. La stipula di quello del 2023 e l’avvio dei concorsi per le progressioni verticali con relativo regolamento. I sindacati parlano di un “comportamento ostile dell’amministrazione” e di “incomprensibile mancato riscontro alle richieste inviate dal sindacato”. I lavoratori comunali, secondo i sindacati, si trovano ad operare in un contesto di assoluta difficoltà alimentato dalla carenza di personale.

Con questi presupposti, indicano i sindacati, “non si potrà riuscire a raggiungere i livelli e i risultati di efficienza ed efficacia degli anni precedenti”. Le stesse organizzazioni hanno scritto al prefetto di Caltanissetta per l’attivazione del tavolo di raffreddamento. Senza riscontri concreti dall’amministrazione non si esclude una giornata di sciopero. Una posizione quella dei sindacati che si concretizza in uno dei periodi più difficili in assoluto per il municipio, stretto dalla crisi finanziaria.

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