Un agricoltore morì dopo un terribile schianto a Ponte Olivo, assolto il conducente della Mercedes

 
0

Gela. Assolto “perché il fatto non costituisce reato”. E’ questo il verdetto pronunciato in aula dal giudice Lirio Conti nei confronti del trentaquattrenne Riccardo Polara. Lo schianto sulla Gela-Catania. L’imputato era accusato della morte del pensionato settantunenne Francesco Manfrè. L’agricoltore era alla guida di un autocarro quando, nel maggio di cinque anni fa, impattò contro la Mercedes condotta da Polara. L’incidente si verificò nei pressi della statale 117 bis Gela-Catania, all’altezza di Ponte Olivo. L’agricoltore morì in ospedale dopo alcuni giorni. In aula, però, sono cadute le accuse mosse nei confronti del conducente della Mercedes. Per il pubblico ministero Pamela Cellura, l’uomo avrebbe tenuto una velocità consentita, violando però il codice della strada per non aver mantenuto la necessaria posizione lungo la carreggiata e favorendo, così, l’impatto. Per questo motivo, il pm ha chiesto la condanna ad un anno e quattro mesi di reclusione. Una ricostruzione che è stata del tutto contestata dal difensore dell’imputato, l’avvocato Giovanni Cannizzaro. Stando al legale, infatti, sarebbe stato l’agricoltore, nel tentativo di immettersi su una strada interpoderale, a non rispettare le regole della precedenza, immettendosi ad alta velocità nel tratto dello scontro. “Come ricostruito dal perito – ha detto il legale – l’autocarro era in quarta marcia”. Una linea che ha convinto il giudice Conti, tanto da fargli emettere un dispositivo di assoluzione.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here