Gela. Quella di ieri, come abbiamo riportato, è stata una trasferta palermitana che ha permesso al sindaco Lucio Greco, insieme al presidente del consiglio comunale Salvatore Sammito e all’assessore Salvatore Incardona, di avere riscontri pratici anzitutto in materia di royalties estrattive. Il governo regionale, come confermato dall’assessore all’economia Marco Falcone, ha predisposto una norma in finanziaria che consentirà al Comune (al pari di altri centri costieri) di ottenere una parte delle royalties del progetto “Argo-Cassiopea” di Eni. Risorse che potrebbero essere essenziali in un contesto finanziario del municipio per nulla favorevole. Lo stesso Falcone ha spiegato che si va verso la proroga, almeno di un anno, della misura che consente a Palazzo di Città di disporre dei fondi royalties anche per finalità diverse da quelle vincolate dalla normativa. “Sono risultati importanti e tangibili – dice il sindaco – si dimostra che il governo regionale ha una forte attenzione verso la nostra città e rispetto all’azione intrapresa dall’amministrazione. Non era affatto scontato. L’interesse è massimo dall’assessore Falcone, dalla presidenza Schifani e dalla deputazione del territorio”. Il tavolo con Falcone e la riunione operativa sul porto rifugio ma anche i contatti con la presidenza della Regione, sembrano confermare l’intenzione dell’avvocato Greco di mantenere canali politici e istituzionali con Palermo che non passino necessariamente dal centrodestra locale. “Il nostro ente ha bisogno di risorse finanziarie e questo risultato sarà possibile grazie alla mia insistenza nella proposta formulata sul modello Basilicata”, aggiunge.
Il destino dei lavori del porto rifugio, attesi da anni, continua ad essere legato all’esito della caratterizzazione delle sabbie. Anche per questa ragione, ieri, è stato deciso un rinvio tecnico prima di firmare l’accordo attuativo, già autorizzato da Palazzo di Città. Un esito che contraddice quanto era stato anticipato in una nota del gruppo di Fratelli d’Italia. “Seguiamo a pieno ritmo il versante del porto rifugio, insieme al governo regionale, ed eravamo già riusciti a far sì che i costi ulteriori vengano sostenuti dall’Autorità della Sicilia occidentale – prosegue Greco – avere un’infrastruttura portuale finalmente efficiente è fondamentale per sviluppare una nuova dimensione dell’economia locale che passi dal fronte mare e dalle rotte del Mediterraneo”. Il finanziamento complessivo potrebbe aggirarsi intorno ai 38 milioni di euro. Al prossimo incontro sarà anche stabilita la quota individuale di ogni ente coinvolto. “Sono questi i risultati concreti e mi dispiace che qualche esponente di Fratelli d’Italia abbia voluto per forza anticipare la notizia con una nota che non si è rivelata veritiera. Le bugie hanno le gambe corte”, sottolinea il primo cittadino.