Inchiesta compostaggio, concluse le verifiche tecniche: chiuso incidente probatorio

 
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Il sistema di compostaggio a Brucazzi

Gela. Da oltre un anno l’impianto di compostaggio di Brucazzi è posto sotto sequestro nell’ambito di un’inchiesta su presunte irregolarità in materia di rispetto delle norme di tutela ambientale. Gli accertamenti tecnici si concentrarono proprio sul sistema portato avanti da Ato Cl2 in liquidazione. La stessa società venne raggiunta da sequestro, con provvedimento poi revocato. La necessità di acquisire dati che potranno avere importanza nel prosieguo ha condotto all’avvio dell’incidente probatorio, che si è chiuso ieri. Il gip si è riservato di decidere. L’inchiesta si è concentrata sui vertici di Ato, amministrato dal commissario Giuseppe Lucisano, e sul responsabile tecnico. Le difese di entrambi escludono anomalie o violazioni delle norme, anche rispetto alle vasche per il percolato che furono individuate dagli inquirenti e che non sarebbero state in linea con i parametri previsti. La difesa ha sostenuto la necessità di un incidente probatorio, avvalendosi di periti di parte. Tutta la fase è stata seguita da esperti indicati dal giudice. L’esito potrebbe dare altri elementi agli inquirenti. Le difese hanno ribadito l’assenza di forme di eventuale contaminazione, rifacendosi alle relazioni prodotte.

Sarà il giudice a definire le successive determinazioni. Lo stop ad oltranza dell’impianto di compostaggio di Brucazzi ha imposto la necessità di rivedere la “mappa” dei conferimenti per tutti i Comuni dell’Ato che devono invece optare per siti di altre aree dell’isola, con costi inevitabilmente aumentati.

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