Gela. Ha già trattato un procedimento penale incentrato sugli stessi fatti. Così, il giudice Miriam D’Amore ha deciso di astenersi e sarà la collega Tiziana Landoni a valutare le accuse mosse nei confronti di Luca Rizzi, Francesco Lombardo e Luca Manfredini.
Il cedimento del viadotto. I tre sono ritenuti responsabili di una serie di inefficienze che avrebbero causato il cedimento di una campata del viadotto Geremia II lungo lo scorrimento veloce Gela-Caltanissetta. Quanto accaduto su quel trattato, inaugurato da soli tre anni, causò il ferimento di due persone, un uomo e una donna che si trovavano a bordo di altrettanti mezzi in transito lungo il viadotto. I fatti risalgono al maggio di sette anni fa. Luca Rizzi è finito a processo perché ai vertici del gruppo aziendale che si occupò dei lavori, Luca Manfredini era invece il direttore di tutte le operazioni e Francesco Lombardo, infine, ricopriva il ruolo di tecnico Anas. Proprio l’Anas si è costituita parte civile con l’avvocato Fabrizio Ferrara. I difensori, compreso l’avvocato Giacomo Ventura, già in fase di indagine hanno cercato di ridimensionare le presunte responsabilità dei tre imputati.