Gela. A Palermo, con l’avvio della fase di gestione da parte dell’Autorità della Sicilia occidentale, è arrivato un ulteriore passo per pervenire ai lavori del porto rifugio, insabbiato da anni. A Palazzo d’Orleans, sede della Presidenza della Regione, è stato firmato uno degli accordi attuativi del “Protocollo d’intesa per l’area di Gela” in base al quale l’Eni fornirà un contributo economico di 5.383.000 euro per il ripristino funzionale dell’infrastruttura. A sottoscrivere il documento, approvato dalla giunta regionale lo scorso agosto, sono stati l’assessore regionale alle infrastrutture, Alessandro Aricò, il dirigente generale della Protezione Civile, Salvatore Cocina, il sindaco Lucio Greco e il presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mare, Pasqualino Monti. In rappresentanza dell’Eni ha apposto la firma Manfredi Giusto, per Eni Idrocarburi invece Alina Pomar e per la Raffineria, Walter Rizzi. E’ il contributo che la multinazionale aveva già assicurato con un’intesa che poi non ha mai trovato attuazione, almeno fino ad ora.
“Oggi abbiamo raggiunto un obiettivo importante che mi riempie di soddisfazione. Con la firma dell’accordo attuativo entriamo, infatti, nella fase operativa del protocollo – dice l’assessore regionale Alessandro Aricò – facciamo un concreto passo avanti verso i lavori che restituiranno alla città un’infrastruttura essenziale per il rilancio economico del territorio e dell’intera provincia nissena. Ringrazio il Presidente della Regione Renato Schifani, per la sensibilità mostrata e per l’impegno profuso affinché si arrivasse a questa giornata. Sono certo che proseguiremo fianco al fianco verso la definizione di altri accordi attuativi per restituire a Gela un futuro fatto di sviluppo e di tutela del territorio”. I lavori, che saranno gestiti dall’Autorità di sistema della Sicilia occidentale, riguardano principalmente le attività di dragaggio per dare una soluzione definitiva agli atavici problemi di insabbiamento. “Non possiamo che ringraziare il presidente Schifani, l’assessore Aricò e il nostro parlamentare regionale Giuseppe Catania – spiegano il capogruppo Vincenzo Casciana e gli altri consiglieri comunali di Fratelli d’Italia – il partito, anche attraverso l’intera struttura locale, ha sempre manutenuto alta l’attenzione sul nostro porto che deve risorgere e rappresentare occasione di sviluppo del comparto marittimo e non solo”.
Ma mi sembra la tela di Ulisse e può essere che esiste tutta sta burocrazia per un escavo in un porto. Tutti parlano di meno burocrazia ma mi pare il Gattopardo cambiare tutto per non cambiare nulla