Gela. Centrodestra e pro-Greco, come poli che si respingono vicendevolmente. Dopo la seduta monotematica sul futuro di Macchitella lab, sono saltati anche gli ultimi steccati tattici. Il centrodestra ha attaccato a testa bassa, fino alla richiesta di dimissioni del sindaco avanzata dal meloniano Salvatore Scerra. “Ormai il centrodestra ha deciso di metterla in caciara piuttosto che rispondere alle esigenze della città – dice l’indipendente Luigi Di Dio – dove sono le proposte su Macchitella lab? Non sono riusciti neanche a mettere ai voti un documento complessivo. Erano del tutto impreparati. Vogliono cannibalizzare il tema ma solo per fare politica e non certo per dare l’università alla città. Si poteva votare la mozione presentata dai consiglieri di “Una Buona Idea” che conteneva impegni dettagliati. La cosa che colpisce è che questo fuoco di sbarramento arriva da consiglieri che hanno governato insieme al sindaco Greco. Prima di tutto ci vorrebbe onestà intellettuale”.
Per Di Dio, dato che il centrodestra locale ha più volte ribadito di avere stretti contatti con i riferimenti regionali allora dovrebbe metterli veramente in atto. “La Regione, governata dal centrodestra – continua – ha in capo progetti per almeno trenta milioni di euro sulle dighe del territorio. Che fine hanno fatto? Perché da Palermo non arrivano riscontri sulle tante linee di finanziamento che sono coordinate dagli uffici regionali? A questo dovrebbero servire forze politiche responsabili. Diano risposte piuttosto che alimentare solo la confusione e un dibattito politico basato sullo scontro fine a sé stesso”.
Per la politica palermitana e nissena GELA solo bancomat politico territorio abbandonato a sé stesso