Gela. Nonostante i dubbi sollevati dalla difesa, alla fine il gup del tribunale dei minori di Caltanissetta ha deciso di rinviarlo a giudizio. Lo smartphone smarrito. Così, un giovanissimo dovrà affrontare il processo per rispondere del furto messo a segno all’interno di un’abitazione del quartiere San Giacomo. Il bottino venne valutato in poco meno di duemila euro. Il giovanissimo, minorenne all’epoca dei fatti, avrebbe preso di mira l’appartamento di un’anziana, approfittando della sua assenza. Ad incastralo, almeno in base alle accuse, sarebbe stato lo smartphone ritrovato dalla vittima del furto proprio all’interno dell’immobile. Sarebbe stato l’imputato, mentre si dileguava, a perderlo. Gli investigatori, in questo modo, sono riusciti a risalire alla sua identità. Il legale di fiducia, l’avvocato Carmelo Tuccio, ha però messo in dubbio, soprattutto la riconducibilità dello smartphone all’imputato. Una linea che non ha convinto il giudice dell’udienza preliminare.
