Ghelas, Greco: “Confronto con manager e sindacati, dobbiamo capire fino a dove possiamo spingerci”

 
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Greco e Inferrera

Gela. A fine mese scade la proroga tecnica della municipalizzata Ghelas. Anche questa volta sembra inevitabile che si debba ulteriormente procrastinare. In una fase di fortissima tensione finanziaria del municipio, non ci sono le condizioni per il nuovo contratto pluriennale, chiesto a gran voce non solo dal management ma anche dai sindacati. “Abbiamo le idee chiare – dice il sindaco Lucio Greco – però, sulla base della situazione economico-finanziaria attraversata dall’ente, dobbiamo capire fino a dove possiamo spingerci. E’ questo il vero tema”. A breve, dovrebbero tenersi incontri sul tema. “Certo, dobbiamo confrontarci con l’amministratore, con i sindacati e con i lavoratori – aggiunge il primo cittadino – nessuno vuole mettere a rischio la tenuta dell’azienda e dei dipendenti”. Un contratto pluriennale consentirebbe di programmare a lunga scadenza ma con parametri assai rigidi imposti dalla crisi finanziaria del municipio, nella strada tortuosa verso il piano di riequilibrio, l’obiettivo non è per nulla a portata di mano. Nelle casse della municipalizzata, già ai minimi sul fronte del personale, mancano inoltre circa 260 mila euro, dovuti da Palazzo di Città. Fino ad oggi, ci sono state garanzie sulla stabilità dei conti ma gli equilibri sono piuttosto sottili e ogni passaggio può diventare decisivo. L’amministratore Pietro Inferrera continua a monitorare la situazione e le priorità vanno in direzione dei dipendenti e della garanzia dei pagamenti. Un nuovo contratto invece potrebbe porre un perimetro differente anche rispetto allo scenario dei servizi da affidare alla società. Bisognerebbe inoltre incrementare il personale, anzitutto quello che si occupa delle attività di manutenzione.

“Ci aspettano settimane delicate – sottolinea il sindaco – vanno affrontati diversi nodi”. Al momento, invece, non sembra esserci l’impellenza di un cambio in corsa alla guida della multiservizi. In più occasioni si è ipotizzato un nome diverso da quello dell’ingegnere Pietro Inferrera, per ora manager dell’azienda pur conscio che eventuali esigenze politiche potrebbero generare variazioni al timone della Ghelas.

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