Gela. A garantire il mantenimento mensile della figlia dovrà essere la madre, disoccupata, alla quale non viene concessa neanche la casa familiare. Proprio la figlia, inoltre, vivrà con il padre che dispone comunque di un regolare reddito. La decisione è arrivata dal giudice civile del tribunale Flavia Strazzanti. Il magistrato si è espresso sull’azione intrapresa dall’uomo, con l’obiettivo di ottenere la separazione dalla consorte. La figlia nata dal loro rapporto, adesso interrotto, ha scelto di vivere con lui. Così, alla giovane madre spetterà non solo garantire un assegno mensile alla figlia ma anche rinunciare all’abitazione di famiglia. La donna, insieme alle proprie legali, ha sottolineato, anche negli atti di comparsa in giudizio, la sua precaria situazione, non solo occupazionale ma anche economica. Il giudice, pronunciandosi, sembra aver voluto adottare una linea emersa da recenti verdetti arrivati dai magistrati della Corte di Cassazione che, in ogni caso, fanno leva sulla capacità di autosufficienza, lavorativa e economica, alla quale una giovane donna può ancora ambire, nonostante la separazione dal coniuge. Sicuramente, una decisione in controtendenza rispetto a quanto normalmente pronunciato in casi analoghi, anche dai giudici del tribunale locale.
