Gela. Entro fine ottobre, il destino finanziario del municipio dovrebbe essere più chiaro. La strada maestra seguita dall’amministrazione e dagli uffici tecnici è quella di un piano di riequilibrio che dovrà però avere i presupposti per superare la verifica della Corte dei Conti. Prima, serve l’approvazione del rendiconto 2022. I riaccertamenti sono sotto verifica dei revisori. In settimana, la commissione bilancio ha coordinato un’audizione, alla quale hanno preso parte oltre all’amministrazione anche i revisori e il presidente del consiglio comunale Salvatore Sammito. “La situazione è preoccupante, non lo nascondo – dice – però, sono state proposte soluzioni potenzialmente attuabili. Al piano di riequilibrio si può arrivare anzitutto attraverso il rendiconto 2022”. Sammito, fin dall’inizio della crisi finanziaria del municipio, tiene contatti con l’amministrazione, con gli uffici del settore bilancio e con gli organi di controllo. L’assise civica dovrà pronunciarsi sia sul rendiconto sia sul piano di riequilibrio. L’assenza degli equilibri di bilancio, al 10 agosto, non favorisce un percorso già impervio. Nuove verifiche sono già state richieste. “Penso che entro il 20 ottobre avremo un quadro chiaro – sottolinea – sono dell’idea che se non ci saranno le condizioni per un piano di riequilibrio che abbia le gambe per andare avanti, allora sarà meglio procedere direttamente con il dissesto, senza far passare altro tempo”. Il piano di riequilibrio, sulla base delle scadenze poste dalla Corte dei Conti, dovrà essere approvato e trasmesso entro fine ottobre.
Certezze vere, in questa fase, ce ne sono veramente poche. Se i revisori si pronunceranno a breve sui riaccertamenti, il rendiconto potrebbe giungere in aula consiliare tra fine mese e le prime settimane di ottobre. Per il resto, tutto rimane aperto, sospeso tra riequilibrio e dissesto.