Gela. E’ stata fissata per febbraio l’udienza preliminare nei confronti degli indagati che devono rispondere dell’incidente sul lavoro, costato la vita all’operaio cinquantaquattrenne Antonio Vizzini.
L’incidente in raffineria. L’uomo morì nell’aprile di due anni fa mentre era impegnato nell’area della centrale termoelettrica della raffineria Eni di contrada Piana del Signore. L’azienda “Lorefice&Ponzio”, alle cui dipendenze lavorava, era incaricata di effettuare il sezionamento della caldaia quattro. Una manovra della gru utilizzata nel cantiere si sarebbe rivelata fatale per Vizzini che arrivò, oramai privo di vita, all’ospedale Vittorio Emanuele. I magistrati della procura chiedono il rinvio a giudizio. Davanti al gup, dovranno presentarsi responsabili Eni e dell’azienda alle cui dipendenze operava il cinquantaquattrenne morto, oltre ad un collega di lavoro. Antonio Vizzini lasciò moglie e due figli che, intanto, hanno scelto di seguire l’intero procedimento e di costituirsi parte civile con gli avvocati Riccardo Lana, Dionisio Nastasi e Giuseppe Ferrara.