Gela. Un connubio tra ritardi degli uffici comunali e mancate risposte da quelli della Regione.
Ritardi sia in municipio sia alla Regione. Il piano urbano della mobilità, già approvato dalla giunta Messinese, rischia di non essere coperto dai circa 175 mila euro garantiti dall’Unione Europea, nonostante siano già state spese le somme necessarie a garantire i pagamenti in favore delle società che si sono occupate della fase di progettazione. Manca ancora il parere della regione allo studio Via-Vas fatto pervenire a Palermo dai tecnici del Comune. Da quanto emerge, però, sarebbe mancata la necessaria sollecitudine da parte soprattutto dei funzionari di Palazzo di Città, nonostante i mesi già trascorsi e data la scadenza del 31 dicembre per l’approvazione in consiglio comunale. A questo punto, già lunedì verranno inviate nuove note sia all’assessorato regionale ai trasporti sia a quello all’ambiente e territorio. Sono stati i componenti della commissione comunale sviluppo economico, con Carmelo Orlando, Anna Comandatore e Vincenzo Giudice, a chiedere chiarimenti al responsabile unico del procedimento e, inoltre, all’assessore Rocco D’Arma e al dirigente Salvatore Lombardo. Dopo circa un mese, sono stati proprio i consiglieri della commissione a reperire l’intera documentazione. “Il piano urbano della mobilità – spiega Anna Comandatore – è a rischio annullabilità. Senza il parere della Regione, i funzionari dell’Unione Europea potrebbero, una volta erogato, chiedere la restituzione dei circa 175 mila euro. Ovvero, la somma necessaria a rimborsare le spese sostenute da Palazzo di Città”. Per questo motivo, anche in consiglio comunale, si chiederà di posporre la trattazione del punto all’ordine del giorno, in attesa di nuove risposte da Palermo. Senza il finanziamento europeo, i costi del piano urbano della mobilità finirebbero per gravare solo sulle casse dell’ente. I componenti della commissione sviluppo economico hanno scelto di coinvolgere tutti i capigruppo consiliari.