Gela. I lavori vanno avanti nell’area del capannone “Pescagel”, a Brucazzi, distrutto dalle fiamme nelle scorse settimane. Interventi che ad oggi però non hanno risolto uno dei disagi maggiori per tanti residenti delle zone più vicine a quella industriale. Il tanfo nell’aria continua ad essere percepito, soprattutto nelle ore serali e notturne. Le segnalazioni continuano e tanti non riescono a capire come mai non si riesca a risolvere la questione. La fonte delle emissioni dovrebbe essere proprio il capannone, a causa del prodotto ittico andato a male.
La questione è seguita dall’amministrazione comunale ma anche dagli organi inquirenti, dato che la procura ha aperto un fascicolo sulla vicenda. I dati Arpa, diffusi nell’ultimo periodo, hanno escluso la presenza di sostanze pericolose in atmosfera. Il tanfo però continua ad essere percepito.
Questa citta’ ha sempre problemi di odori nauseabondi e se vai in via Venezia trovi puzza di fogna e se vai in via dell’acropoli ove insistono le pompe di sollevamento ci vuole la maschera. Ma gli assessori al ramo che fanno, perché non si adoperano per togliere questa puzza, visto che si e’ aggiunta questa puzza di pesce marcio che ci costringe a stare chiusi coi climatizzatori accesi e con il caro energia.
A me non sembra che la questione venga seguita, non è possibile dopo 2 settimane ancora siamo al punto di partenza. Adesso la preoccupazione si è spostata sui festeggiamenti della patrona e pare normale che ogni sera bisogna chiudersi in casa per la puzza di pesce marcio. Sta diventando una caratteristica della città, magari richiamerà nuovi turisti curiosi…