Gela. “Le motivazioni della sentenza di Cassazione confermano quello che abbiamo sempre pensato e sostenuto. Raffaele Lombardo non ebbe mai rapporti con la mafia”. Il gruppo locale dell’Mpa si rifà proprio alle motivazioni dei giudici romani che negli scorsi mesi hanno respinto il ricorso della procura generale contro l’assoluzione dell’ex presidente della Regione, già decisa in appello. “Il presidente Lombardo è sempre stato integerrimo e ligio al suo compito politico e istituzionale – spiegano gli autonomisti – la Cassazione ribadisce che non ci fu alcun legame con le organizzazioni mafiose. Dispiace che l’iniziativa della magistratura, avviata certamente in buona fede, abbia interrotto un percorso di cambiamento della Sicilia, quello intrapreso dal presidente Lombardo”.
Una convinzione unanime per gli autonomisti della prima ora e pienamente sostenuta dal segretario cittadino Rosario Caci, dai consiglieri comunali del partito e dagli assessori Ugo Costa e Ivan Liardi, oltre che dai sostenitori del Movimento per l’autonomia. “Tanti furono i provvedimenti per lo sviluppo della Sicilia adottati dal governo Lombardo e che ancora oggi possono rappresentare un punto di partenza molto importante”, concludono gli esponenti Mpa.