Gela. “Un contenitore politico comune, senza preclusioni”. All’indomani del vertice che ha messo insieme il sindaco Lucio Greco e gli alleati, è l’assessore autonomista Ugo Costa a ribadire il concetto. Gli esponenti dell’Mpa, infatti, nel corso della verifica hanno ribadito che non ci sono piani alternativi alla permanenza in giunta. “Ci siamo e non c’è nessuna intenzione di cambiare idea – dice Costa – abbiamo delle priorità, allo stato, che riguardano la crisi finanziaria dell’ente comunale e il tentativo di portare avanti i progetti. Alla fine, tireremo le somme”. Quello di ieri sera, non è stato un faccia a faccia finalizzato ad un’intesa complessiva anche per le prossime amministrative. Sicuramente, rispetto a qualche mese fa, nessuno ha nascosto che l’ipotesi di un Greco bis è una delle possibili caselle. “Il sindaco uscente – precisa Costa – può avere tutto il diritto di pensare ad una ricandidatura. Normalmente, gli uscenti sono in pole position. Non c’è però nessun candidato precostituito. Altrimenti, non avrebbe senso aggregare altre forze. Nessuno ha interesse a valutare un progetto politico che ha già delle precondizioni. A conclusione della sindacatura, si faranno delle valutazioni”. Gli autonomisti, che in giunta ci rimangono e continueranno ad insistere nel lavoro avviato, non si sentono vincolati né dal rapporto attuale con l’avvocato Greco né tantomeno da un eventuale dialogo con il centrodestra. “Vincoli non ce ne sono se non quello di completare l’attività amministrativa e fornire alla città i risultati migliori che si potranno ottenere, seppur in condizioni molto difficili – continua l’assessore – il centrodestra? Certo, l’Mpa fa parte di quell’area politica però se ci sarà un progetto differente che per noi potrebbe avere una vera incidenza sulla città, lo seguiremo. La patente politica non ce la devono dare i dirigenti locali o regionali del centrodestra, con tutto il rispetto. Spesso, l’Mpa viene tirato in ballo solo nel tentativo di forzare la mano”. Gli autonomisti, a livello cittadino, sembrano piuttosto sicuri dei mezzi a loro disposizione, con o senza il centrodestra. L’assessore ribadisce che qualsiasi candidato verrà individuato, pure in una prospettiva di alleanza che parta dall’esperienza amministrativa attuale, avrà un compito assai arduo.
“La situazione generale dell’ente è molto difficile – conclude – lo è soprattutto nei settori più delicati, compreso quello dei servizi sociali. Ci troviamo a fronteggiare non solo l’emergenza finanziaria che ha colpito il municipio ma anche decisioni come quella del taglio del reddito di cittadinanza. Ci sono tante situazioni potenzialmente gravi per la città. Questo vale anche per settori come l’urbanistica oppure il patrimonio. Non è per nulla facile andare avanti”. Gli autonomisti, spesso descritti come pronti a confluire nell’alleanza di centrodestra, hanno confermato di voler andare avanti con la giunta dell’avvocato. Il prosieguo, non lo escludono, potrà anche dipanarsi fuori dai confini ufficiali del centrodestra ma senza un sì a prescindere ad un Greco bis.