Gela. Un possibile sversamento di sostanze da una delle navi attraccate al porto isola. I fatti risalgono alla scorsa settimana e a chiedere che si faccia chiarezza è il presidente dell’antiracket Salvino Legname, che ormai da tempo segue le dinamiche del sito portuale. “E’ stato un guardiafuochi Archimede a lanciare l’allarme e ad allertare le autorità preposte”. Per Legname bisogna accertare se si sia trattato di un guasto o di “un errore di manovra”. Ritiene doveroso però che si facciano gli approfondimenti del caso. “Sappiamo che da quel momento è scattato l’allarme, con il conseguente intervento della capitaneria di porto e degli apparati Eni”, aggiunge. Legname vorrebbe riscontri sull’eventuale esito dei rilievi in mare, soprattutto per scongiurare rischi all’ambiente.
Secondo il presidente dell’antiracket la società guardiafuochi non avrebbe accolto di buon grado la segnalazione del proprio operatore. “Una situazione inaccettabile”, conclude Legname, per il quale i controlli devono essere ancora più accurati, anzitutto nell’area del porto isola.