Gela. Il gup di Caltanissetta, Marcello Testaquatra, lo ha rinviato a giudizio per peculato mentre il management dell’Asp Cl2 lo ha nominato direttore del Distretto sanitario di Gela. Il direttore di unità complessa, Vito Milisenna, sessantenne, da ieri è ufficialmente il responsabile del Distretto territoriale gelese dell’Azienda sanitaria provinciale diretta dal manager Carmelo Iacono. Succede a Giuseppe Piva, retrocesso dopo 8 anni al suo storico incarico di direttore dell’Ufficio Igiene pubblica per avere preteso il riconoscimento economico dell’attività svolta.
L’Asp ha sfiduciato l’ex Piva. La richiesta avanzata da Piva è sfociata nella perdita di fiducia. “Ho avanzato un’azione legale per il riconoscimento della questione economica – assicura l’ex direttore del Distretto sanitario di Gela, Giuseppe Piva – perdendo probabilmente il rapporto fiduciario con l’Asp. Per tutto il resto preferiscono astenermi da ogni commento”.
Intanto, Vito Milisenna, neo Direttore del Distretto sanitario di Gela, non si è ancora insediato in città.
Non ha ancora preso servizo. “Dal 5 novembre Milisenna è ufficialmente in servizio – assicura Carmelo Iacono, manager Asp – Il suo è un passaggio avvenuto nel rispetto delle norme di legge e degli obblighi disciplinari. Abbiamo rivisto la sua posizione alla luce dell’ordine di servizio che ha permesso di occupare il posto vacante di direttore del Distretto di Gela. Sappiamo del suo rinvio a giudizio e che a marzo dovrà rispondere dell’accusa di peculato – conclude il direttore generale – Anche per questo motivo siamo stati molto precisi e particolarmente rispettosi di tutte le norme”.
Era stato arrestato nel 2015. Le accuse di peculato contestate al direttore del Distretto sanitario, Vito Milisenna, sono legate a fatti riconducibili da maggio 2013 a febbraio 2015. Secondo gli inquirenti, la procura e i carabinieri, sarebbero stati commessi a Caltanissetta dove operava in qualità di direttore dell’unità complessa di Medicina legale dell’Asp cl2. Per le stesse accuse, nell’aprile dello scorso anno, era stato arrestato dai carabinieri di San Cataldo su ordine del gip del tribunale di Caltanissetta dopo una serie di indagini coordinate dalla procura nissena.