Gela. Non si è aperto il dibattimento a carico di trentacinque imputati, tutti vertici Eni e di aziende dell’indotto. Vertici Eni e dell’indotto a processo. Sono accusati di non aver adottato le necessarie misure di prevenzione, destinate ad impedire che i lavoratori impegnati in raffineria entrassero a contatto con le fibre killer. Il giudice Lirio Conti, infatti, ha scelto di astenersi dalla trattazione del giudizio, avendo già emesso atti in altre fasi del procedimento. A questo punto, il processo dovrebbe essere assegnato ad un diverso giudice. Parti civili sono i familiari di molti operai che hanno contratto patologie, assistiti dagli avvocati Vittorio Giardino, Concetta Di Stefano, Fabio Fargetta, Paolo Testa, Antonio Impellizzeri e Maurizio Cannizzo. Nel procedimento, si sono costituiti i lavoratori aderenti all’Osservatorio nazionale amianto, con gli avvocati Lucio Greco e Davide Ancona, e l’associazione Aria Nuova. I difensori di tutti gli imputati hanno sempre contestato le accuse mosse dai magistrati, soprattutto escludendo qualsiasi correlazione tra le contestazioni e le condotte dei loro assistiti. Nel pool difensivo, tra gli altri, ci sono gli avvocati Giacomo Ventura, Gualtiero Cataldo, Alessandra Geraci, Pietro Amara, Attilio Floresta e Luigi Autru Ryolo.
I titolari delle aziende a giudizio. Sempre sul fronte amianto nella fabbrica Eni, invece, si è aperto il dibattimento nei confronti di Giovanni Pannuzzo, Salvatore Turturici, Leonardo Bacone e Rocco Questante, a loro volta ex responsabili di aziende dell’indotto. Dovranno rispondere dei danni riportati da operai colpiti da gravissime patologie tumorali. I familiari dei lavoratori sono parti civili con gli avvocati Adriano Falsone e Giuseppe Licata. In fase di udienza preliminare, il gup invece decise il non doversi procedere per tutti i responsabili e tecnici di Eni al centro delle accuse. Il pubblico ministero Eugenia Belmonte e i difensori degli imputati Flavio Sinatra, Angelo Licata, Maurizio Cannizzo, Raffaella Nastasi e Angelo Urrico hanno avanzato le loro richieste istruttorie.