Gela. Una comunicazione riservata, indirizzata a tutti gli esponenti dell’ex giunta del sindaco Angelo Fasulo.
La querelle Mauro-Di Blasi. Quella missiva, però, avrebbe contenuto informazioni lesive dell’immagine del dipendente comunale Saverio Di Blasi, da anni impegnato su diversi fronti sociali. Così, con l’accusa di diffamazione, è finito a processo, davanti al giudice di pace Antonio Rinzivillo, l’ex direttore generale del Comune Renato Mauro. La vicenda si lega a valutazioni circa la condotta dello stesso Di Blasi che l’allora dirigente comunale inviò, in maniera riservata, all’intera giunta dell’ex sindaco Angelo Fasulo. La nota seguiva ad una precedente, già inoltrata. In sostanza, il funzionario avrebbe chiesto di prendere provvedimenti contro lo stesso dipendente comunale, ritenuto peraltro vicino ad ambienti criminali. A denunciare quanto accaduto fu lo stesso Saverio Di Blasi, che per questa ragione si è sentito diffamato. Nel procedimento, si è costituito parte civile con l’avvocato Salvo Macrì. L’ex dirigente Renato Mauro, che ha sempre respinto qualsiasi accusa, è rappresentato dall’avvocato Giacomo Ventura. Intanto, davanti al giudice di pace, sono stati sentiti, in qualità di testimoni, due ex assessori della giunta Fasulo, ovvero Giovanna Cassarà e Giuseppe D’Aleo. Entrambi hanno confermato di aver ricevuto la comunicazione riservata.
