Gela. Cadono le accuse di furto e ricettazione. Alla fine, il giudice Antonio Fiorenza ha pronunciato un dispositivo d’assoluzione nei confronti di un commerciante locale, della sorella e di un’altra familiare. La ricostruzione dei carabinieri. Erano tutti accusati di aver avuto un ruolo nella sottrazione del passaporto utilizzato da un cittadino centroamericano, per diverso tempo residente in città. I fatti emersero nel corso di una più ampia indagine avviata dai carabinieri del reparto territoriale nei confronti del commerciante Nicola I. Durante gli accertamenti, venne ricostruito il presunto furto del passaporto che impedì alla vittima di lasciare il territorio italiano. Il pubblico ministero Pamela Cellura, a conclusione della sua requisitoria, ha ritenuto sussistenti gli elementi d’accusa, chiedendo la condanna dei tre imputati. A contestare la ricostruzione degli inquirenti, invece, è stato il difensore di fiducia dei tre imputati, l’avvocato Flavio Sinatra. Il legale ha messo in dubbio la sussistenza dei reati contestati, escludendo il furto del passaporto. Alla fine, il giudice ha scelto l’assoluzione.