Gela. Una somma che si aggira intorno ai centottantamila euro. A tanto ammonta il credito vantato dai manager della Sst srl, società che controlla la Residenza sanitaria assistita Caposprano, e che l’Asp dovrà saldare in base a quanto stabilito dai giudici civili del tribunale di Caltanissetta.
Le somme da sbloccare. E’ stato emesso, infatti, un decreto ingiuntivo, notificato agli uffici dell’Asp. Adesso, è arrivata l’autorizzazione allo sblocco delle somme. Si tratta di crediti che la Sst srl ha maturato in seguito a prestazioni sanitarie rese proprio per conto dell’Asp. La vicenda si trascina oramai da diverso tempo, da quando cioè i magistrati della procura hanno avviato un’indagine penale che ha coinvolto anche soci della Sst srl e funzionari Asp. Da quel momento, i vertici dell’Azienda sanitaria provinciale hanno deciso di bloccare i pagamenti verso la Rsa Caposoprano che, comunque, ha proseguito a svolgere prestazioni in favore dell’Asp. Non sono mancate proteste dei lavoratori, stanchi di non ricevere gli stipendi a causa dei ritardi nei pagamenti dell’Asp. Lo scorso agosto, però, con l’obiettivo di evitare ulteriori tensioni, il management dell’Azienda sanitaria ha autorizzato una nuova contrattualizzazione con la Sst srl che, però, non considera il periodo precedente al giugno 2016. Un budget, quello assegnato dall’Asp alla Sst srl, che supera di poco il milione e mezzo di euro.