Gela. Il sì dell’aula consiliare, con una folta partecipazione dell’opposizione di centrodestra, è arrivato solo per la prima variazione di bilancio all’ordine del giorno, quella per il servizio Asacom. C’è stata però una levata di scudi fin dall’inizio e piuttosto bipartisan. Se il centrodestra è stato meno rigido, assolutamente inflessibile si è rivelato l’intervento del civico Davide Sincero. L’esponente di “Una Buona Idea” ha criticato aspramente l’assenza in aula del dirigente del settore servizi sociali, direttamente interessata alla variazione in calendario. Mancava anche l’assessore al ramo, l’autonomista Ugo Costa. Banchi vuoti che hanno alimentato una forte polemica. Al presidente Salvatore Sammito è stato chiesto di prendere provvedimenti. Soprattutto l’opposizione, nelle sue diverse forme, ha sottolineato la necessità che atti delicati come le variazioni di bilancio debbano essere trattati in presenza dei tecnici. Lo stesso Sincero e i progressisti Virginia Farruggia e Paola Giudice hanno lasciato l’aula al momento del voto, proprio per rimarcare il dissenso davanti all’assenza della burocrazia comunale.
Il centrodestra ha garantito la tenuta del numero legale e anche il consigliere Alessandra Ascia è rimasta in aula, insieme ai pochi pro-Greco presenti. La variazione è stata approvata ma la soglia minima è saltata già per l’immediata esecutività richiesta dal gruppo di Fratelli d’Italia. In aula, si tornerà domani sera.