Gela. Vanno rimosse materie organiche o inorganiche ma anche il pesce residuo ormai marcio, ancora presenti nell’area del capannone della Pescagel, di recente distrutto da un vasto incendio. Il sindaco Lucio Greco ha firmato un’ordinanza indirizzata ai responsabili della società. Il capannone distrutto dalle fiamme si trova nella zona industriale di Brucazzi. Il sindaco, sulla base della nota di Arpa rilasciata ieri, non esclude infatti che la fonte del tanfo in atmosfera sia proprio da individuare nel capannone e nelle materie ancora presenti. Nell’ordinanza, il primo cittadino, che sta seguendo la vicenda insieme all’assessore al ramo Ivan Liardi, indica il “principio di precauzione” e sottolinea che possa sussistere “fonte di pericolo per l’igiene, la salute pubblica o ambientale o comunque fonte di esalazioni maleodoranti”.
Viene precisato che la rimozione di tutto ciò che è ancora presente nel capannone dovrà essere effettuata “previa debita autorizzazione della competente autorità giudiziaria per l’ipotesi in cui lo stesso capannone o l’area fossero oggetto di sequestro giudiziario ovvero di sequestro preventivo”. Il procuratore facente funzioni Lucia Musti ha appena comunicato che la procura ha aperto un fascicolo conoscitivo per valutare le cause della puzza in aria e per verificare la situazione anche del fiume Gela.
Da 3 sere dicono di aver iniziato l’irrogazione con sostanza adatta ad abbattere gli odori ma niente è cambiato. La scorsa notte abbiamo dovuto dormire di nuovo con porte e finestre chiuse. La puzza continua ad arrivare a seconda della direzione del vento.