Gela. Tra gli ottantadue atleti che domenica scorsa hanno gareggiato nella 59ª Traversata dello Stretto c’èra anche il gelese Serafino Lo Piano. Il maltempo non ha fermato i coraggiosi nuotatori e neanche gli spettatori presenti al consueto appuntamento estivo con il braccio di mare che collega Reggio Calabria e Messina.
La gara internazionale di nuoto di fondo fu creata nel 1954 e quest’anno è giunta alla 59° edizione. La partenza degli atleti è stata da Capo Peloro e l’arrivo alla Marina dello Stretto del porticciolo turistico di Villa San Giovanni passando per Torre Faro. Al via 58 uomini e 24 donne: 25 agonisti e 33 master maschi, 12 agoniste e 12 master donne, tra quest’ultime due nuotatrici straniere. La Regione più rappresentata è stata la Sicilia con 19 nuotatori. Lo scorso 13 giugno il nuotatore gelese ha completato la traversata andata e ritorno dello Stretto con un tempo di 2 ore e 36 minuti senza l’uso di muta, unico tra tutti i partecipanti ad aver fatto questa scelta. L’amore di Lo Piano per il mare è nato proprio sulle spiagge di Gela, quando da bambino ha imparato a nuotare.
“L’amministrazione locale dovrebbe far tesoro del meraviglioso mare di Gela che trovo sempre più pulito e vivibile rispetto a quando ero bambino – ha spiegato – grazie alle temperature miti si potrebbero organizzare gare di fondo tutto l’anno e attrarre squadre di tutto il mondo che potrebbero scegliere la nostra costa per allenarsi”.
“Fin da bambino sognavo di attraversare lo stretto. Nuotare partendo dalla Sicilia, toccare la Calabria e poi tornare nuovamente a nuoto nella mia isola è stata un’emozione indescrivibile – continua – anche in questa competizione non è mancata la fatica naturalmente, ma quando questa si faceva più sentire pensavo che ad accompagnarmi in questa avventura c’erano mio padre Agostino, mia sorella Maria Cristina e mia moglie che mi sostiene e mi sprona a dare sempre il massimo”.